Per le aziende logistiche l’efficienza è un aspetto cruciale. La gestione efficace delle merci in transito può essere misurata con obiettivi chiari in termini di rapidità, costi e precisione.

Tuttavia, man mano che aumentano la complessità delle supply chain e la pressione creata dalla crescente domanda sia in ambito B2B sia B2C, continuare a offrire un servizio qualitativamente elevato diventa sempre più difficile.

Secondo Tim Josupait, Responsabile vendite regionale per CargoWise, i fornitori di logistica devono agire in fretta se vogliono soddisfare la domanda ed essere in grado di gestire le problematiche che il settore ha dovuto affrontare negli ultimi anni.

“Uno spedizioniere che ha aumentato la propria produttività del 10% non può permettersi di starsene con le mani in mano ora. Magari anche i suoi concorrenti l’hanno aumentata e quindi si ritrova al punto di partenza”, afferma Josupait.

“Essere produttivi è un percorso continuo. Trarre maggiore valore dai processi, migliorare il rendimento operativo e fornire servizi di maggiore qualità ai clienti sono tutti aspetti cruciali se si vuole rimanere competitivi.”

Tecnologia come chiave della produttività

La trasformazione digitale è in atto da molti anni ma la pressione costante e imprevedibile che ha gravato ultimamente sul settore e sulle supply chain di tutto il mondo sta aumentando la necessità di implementare tali processi più rapidamente e con un occhio al lungo termine.

Per approfondire questo tema, abbiamo presentato un questionario a più di 480 professionisti della logistica e della supply chain. Il nostro scopo era quello di scoprire come le aziende logistiche pensano di aumentare la produttività di tutte le operazioni e il ruolo centrale che la tecnologia ricopre nel raggiungere questo obiettivo.

Quando si osserva ciò che ha un maggiore impatto sulla produttività, la nostra ricerca mostra che investire nella tecnologia (45%) è considerato l’aspetto più importante, seguito dagli investimenti nel miglioramento dei processi (34%).

Analizzando più attentamente gli investimenti nella tecnologia, l’automazione dei processi manuali e la visibilità in tempo reale sono due aspetti che vengono considerati prioritari e che hanno un impatto maggiore sulla produttività aziendale.

“Disporre di informazioni a livello digitale consente ai clienti, ai vettori, ai partner commerciali e alle agenzie governative di monitorare le spedizioni e di poter gestire le fatture e i dati operativi lungo tutta la supply chain”, sostiene Marcia Faria, Business Analyst di CargoWise.

“Ma l’accesso ai dati rappresenta solo uno dei termini dell’equazione. Per affrontare con successo questa nuova normalità e gestire con efficacia le interruzioni, le informazioni di cui disponiamo devono essere aggiornate per poter essere utilizzate. Inoltre, devono essere gestite da un unico sistema logistico centrale”, ha affermato.

Rischi di un sistema disconnesso su più piattaforme

L’utilità dei dati è limitata quando si utilizzano più software logistici insieme che potrebbero non essere progettati per comunicare tra loro. Infatti, questo approccio potrebbe ridurre o, addirittura, eliminare i vantaggi della digitalizzazione.

“Se si usano sistemi disconnessi, ci si troverà costretti a intervenire per integrarli affinché possano comunicare tra loro. Questo, purtroppo, può causare la perdita di dati con il conseguente dispendio di tempo nel tentativo di recuperarli”, afferma Josupait.

Il rischio legato all’utilizzo di sistemi disparati va ben oltre la sola visibilità. Inoltre, con l’aumentare delle acquisizioni e delle fusioni tra imprese, aumentano anche le problematiche legate all’integrazione di sistemi.

Secondo la nostra ricerca, il 54% degli intervistati afferma che l’integrazione tecnologica è la sfida più complessa da affrontare in queste situazioni.

“Affidarsi a più sistemi che non comunicano tra loro può rallentare l’innovazione e la crescita di un’azienda, poiché il personale si ritroverà a dover apprendere, navigare e gestire più sistemi. Questo riguarda tutti, dai dirigenti agli operatori sul campo, che avranno meno tempo a disposizione per gestire le attività essenziali", afferma Josupait. 

Faria è d’accordo e sostiene che inserire manualmente gli stessi dati più volte in sistemi diversi richiede tempo ed è più probabile che si commettano errori.

“Ogni integrazione nuova che si crea è qualcosa in più da dover gestire. Più sistemi e più integrazioni di cui doversi occupare”, aggiunge.

"Oltre a questo, il rischio di commettere errori aumenta ogni volta che le informazioni vengono reinserite, soprattutto quando si devono affrontare differenze linguistiche, legali e di localizzazione, e aumenta anche il rischio di violazione dei dati, quando si integrano sistemi di più venditori”.

I vantaggi di una soluzione a piattaforma unica

Un sistema in grado di archiviare e scambiare dati, offrendo allo stesso tempo una piattaforma ai clienti e ai partner commerciali per monitorare e gestire la propria supply chain, può aumentare significativamente la produttività e ridurre la mole di lavoro dei dipendenti.

Una soluzione logistica sicura e basata su cloud può spostare i dati tra reparti, utenti e operazioni, riducendo la necessità di utilizzare più sistemi e senza comprometterne la produttività.

"Esistono sistemi come CargoWise, grazie ai quali gli spedizionieri possono avvalersi di una soluzione unica e pronta all'uso che elimina la necessità di integrazioni tra i moduli", afferma Josupait.

“In questo modo, è possibile sfruttare la visibilità e la produttività che la tecnologia può offrire”.

Con la domanda che continua a salire alle stelle, aumentano anche i vincoli temporali, le risorse e il denaro necessari. In questo panorama sempre più incerto e competitivo, è fondamentale essere in grado di massimizzare efficienza e produttività. 

Ora più che mai è il momento perfetto per migliorare i propri sistemi. Investendo nella tecnologia giusta, puoi raggiungere nuovi obiettivi di produttività e soddisfare i bisogni attuali e futuri dei tuoi clienti.

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Metodologia

Tra gennaio e febbraio 2022, sono stati intervistati 488 professionisti della logistica e della supply chain di tutto il mondo. I partecipanti provenivano dal Nord America (48%), dall’Europa (33%) e dall’Asia Pacifico (19%). Le risposte sono state fornite in forma anonima e hanno mostrato quelle che vengono considerate come le maggiori sfide e opportunità del settore.

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